Cenetta di compleanno: la fotostoria

Cari soci, oggi per me è stata davvero una giornataccia (e anche ieri non è andata molto meglio), quindi per scaricarmi un po' vi renderò partecipi delle mie fatiche culinarie di ieri. 

Come ben sapete era il compleanno della nostra neopresidentessa (che è qui vicino a me intenta ad impacchettare un regalo natalizio dietro l'altro). Nonostante le mille sfighe che hanno caratterizzato la mia giornata avevo promesso alla mia signora una cenetta con i fiocchi e quindi non ho potuto far altro che rimboccarmi le maniche e mettermi ai fornelli, come potete vedere dalla foto numero uno di questo post. Per la cronaca avevo scelto di preparare un succulento filetto alla Voronoff (trovate tutti i dettagli della ricetta che ho seguito cliccando qui).

Prima di iniziare a ravanare ai fornelli ho preparato la tavola a dovere, scaraffando per tempo una bottiglia di Chianti del 2006 e gli antipasti (crostini con paté di olive nere, focaccia con le olive e carotine in crudité), qualche candela per colorire l'atmosfera e un bel mazzo di rose rosse (oddio, belle... diciamo un mazzo di rose rosse: ho trovato il fioraio sotto casa aperto per sbaglio e mi ha svenduto l'ultimo mazzo che aveva...). Ecco la foto numero due:

Operazione successiva: pelare un po' di patate, scaldare il forno, pulire la pirofila (roba nuova da lista nozze, non so se mi spiego...), sbucciare uno spicchio d'aglio, sistemare un po' di rosmarino, innaffiare tutto d'olio extravergine d'oliva e schiaffare il tutto in forno. Ecco il risultato dopo un'oretta di cottura a 200 gradi. Nel frattempo la neo-presidentessa era rincasata, quindi dopo qualche sbaciucchiamento di rito spedisco la ragazza in doccia e mi rimetto a lavorare duro. Preparo qualche aperitivo (robetta fresca tipo gingerino sprizzato con spumante) e poi appena esce via di brindisi. Sta per arrivare l'esame del fuoco per il sottoscritto, con tanto di suocera (mia mamma) che telefona alla Figozza per metterla in guardia contro la cucina dei Brunoro: anni fa infatti mio papà, preparando lo stesso piatto, ha praticamente carbonizzato mezza casa): inutile dire che io rassicuro la ragazza e la arruolo come fotografa dell'evento. Si parte con 40 grammi di burro messi in pentola con un po' di rosmarino, poi via di filetto (2-3 minuti per lato), mentre su un altro fuoco faccio scaldare il cognac. Ecco qua le foto:

Quando la carne è rosolata per bene verso il cognac bollente inclinando la pentola per far si che il tutto si infiammi: contro ogni previsione (e nonostante le urla di terrore della Figozza) l'impresa riesce a meraviglia, prende fuoco soltanto quello che doveva prendere fuoco e riusciamo anche ad immortalare l'evento. Oddio, la foto non sarà da premio Pulitzer, ma se la ingrandite a dovere potrete notare le fiammelle azzurre che salgono dalla mia bellissima wok (e vai di lista nozze...). Inutile dire che sono stato molto orgoglioso della cosa... Ecco qua la foto dell'anno:

Bene, a questo punto abbiamo fatto tutto: carne rosolata a dovere e quindi messa a riposare tra due piatti bollenti, resta soltanto da preparare il sughetto. E allora giù di senape, panna, Worchestershire sauce e olio di gomito per amalgamare il tutto a dovere. Quando la salsa è bella densa e il profumo si è sparso per tutta la casa (camera da letto compresa)  si tirano fuori i filetti, li si mettono sul piatto e sopra si versa una dolce cascata libidinosa (ma, ahimé, ipercalorica...). Nel frattempo tra una cosa e l'altra avevamo già fatto sparire tutti gli antipastini e quindi ci siamo seduti di fronte a due piatti così:

Inutile dire che non è avanzato nulla (vino compreso). Per quanto riguarda il post cena è tutto assolutamente top secret, però potete chiedere dettagli piccanti alla neo-Presidentessa.
Bene cari soci, questo post decisamente troppo lungo ormai volge al termine: scusatemi se vi ho tediato così tanto ma dopo lo splendido post della famiglia Toro di domenica non ho saputo resistere! Evviva lo spazio dedicato alla cucina casalinga del club! Prima di chiudere però voglio deliziarvi con una chiccha: ecco una fotografia assolutamente inedita della Figozza in tenuta da cicca in terrazza (con temperatura esterna a -20 gradi centigradi) mentre il suo maritino si danna un cucina. C'è poco da dire, la mia mogliettina è proprio tanto tanto bella!